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Archive for the ‘Leggi e riforme’ Category

Il Presidente del CNSU, Mattia Sogaro, assieme al Capo dello Stato

Cari lettori

qui sotto trovate in formato PDF scaricabile due pezzi.

Il primo è il discorso tenuto dal Presidente del CNSU (Consiglio Nazionale Studenti Universitari) Mattia Sogaro il 10/1/2011 davanti al Presidente della Repubblica Napolitano (vedi il post precedente):

Discorso_Sogaro_Quirinale_10.1.2011

Il secondo è un comunicato in cui lo stesso Sogaro esprime le proprie impressioni sull’incontro:

COMUNICATO_STAMPA_Sogaro

A presto

Emanuel Bernardi

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Francesco Magni, Presidente CLDS

Cari amici

dopo la promulgazione della riforma universitaria, proviamo a dare un giudizio sul testo con due pezzi interessanti.

Il primo è di Francesco Magni, Presidente  del CLDS (Coordinamento Liste per il Diritto alla Studio) del quale fa parte anche Ateneo Studenti:

Magni (Clds): non basta una riforma per far ripartire gli atenei

Il secondo è l’intervento tenuto ieri 10 gennaio da Mattia Sogaro, Presidente del CNSU (Consiglio Nazionale Studenti Universitari), alla presenza del Capo dello Stato:

Sogaro (Cnsu): caro Presidente, ecco la “nostra” riforma in 5 punti

Entrambi evidenziano il ruolo fondamentale dell’attuazione della legge, che avverrà nei prossimi mesi con i decreti attuativi e delegati nonchè con i nuovi Statuti di Ateneo: è decisiva in questo passaggio delicato la partecipazione attiva di tutti coloro che fanno parte dell’Università.

Buona lettura!

Emanuel Bernardi 

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Come previsto, oggi 30 dicembre il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato la legge di riforma dell’Universtà; nel contempo però ha lanciato al Governo un piccolo…botto di capodanno. Il Capo dello Stato ha infatti inviato una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi  nella quale afferma che pur “non avendo ravvisato nel testo motivi evidenti e gravi per chiedere una nuova deliberazione alle Camere (possibilità prevista dall’art. 74 della Costituzione, NDR)” auspica tuttavia che nell’attuazione possano “essere anche affrontate talune criticità”. In particolare indica quattro punti:

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Cari tutti

la riforma dell’Università è legge. Il 23 Dicembre il Senato ha approvato in via DEFINITVA il ddl con 161 sì, 98 no e 6 astenuti.

A Palazzo Madama il centrodestra (Pdl, Lega ed alleati) dispone di una maggioranza solida, per cui l’unico ostacolo era legato alla calendarizzazione del provvedimento: col governo ancora in piedi l’approvazione sarebbe stata scontata, ma se il Governo fosse stato sfiduciato il ddl Gelmini sarebbe stato seriamente a rischio. Per questo motivo il Pdl premeva per esaminare il testo prima del 14 dicembre (giorno del voto sulla fiducia al Governo), mentre l’opposizione intendeva affrontarlo dopo. Il centrodestra ha preferito non forzare la mano, pur potendolo fare (al Senato per l’ordine dei lavori non serve l’unanimità come alla Camera, ma basta la maggioranza), così il testo è slittato al 20 dicembre.

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Cari amici

nello scorso post spiegavo come la riforma dell’Università fosse legata allo scontro politico interno alla maggioranza. Infatti, durante le votazioni sul ddl la maggioranza è andata sotto due volte per via dei deputati finiani del Fli.

La riforma è così slittata a Martedì 30 Novembre, col Ministro Gelmini che ha minacciato il ritiro del provvedimento in caso di modifiche rilevanti.  Proseguono le proteste in tutta Italia, anche a Pavia dove Lettere è “occupata” ed in alcune Facoltà si è deciso di sospendere la didattica per qualche giorno.

Alcuni lamentano che sono state introdotte modifiche peggiorative del testo (vedi l’articolo di Francesco Magni, eletto Clds al CNSU).

Comunque, Tremonti è stato di parola ed in Finanziaria, approvata dalla Camera ed ora all’esame del Senato, è contenuto 1 Miliardo di Euro in tre anni per il settore ‘Università.

Oggi Fini ha dato l’ok all’approvazione, addierittura definendo la riforma “una delle cose migliori di questa legislatura”.

Alla prossima

Emanuel Bernardi

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Cari amici

facciamo il punto su fondi e riforma. Con l’inizio della sessione di bilancio, la riforma dell’Università (c.d. Ddl Gelmini) è stata ricalendarizzata a fine Novembre. Se passasse, dovrebbe poi tornare al Senato per l’approvazione definitiva.

Fini vs Berlusconi: il destino dell'Università è legato algli esiti dello scontro

Il Governo sarà ancora in carica per la fine del mese? Difficile fare previsioni, ma molti dubitano che Fini manderà tutto all’aria prima del varo della Finanziaria, assumendosi una responsabilità gravissima ed andando contro il parere del Presidente Napolitano. Perciò la maggioranza potrebbe reggere fino a Dicembre, giusto in tempo per approvare bilancio e ddl Gelmini.

Intanto i finiani premono per modificare la Finanziaria, inserendo alcune importanti modifiche. In particolare, Tremonti è disponibile a “sganciare” 1 miliardo di euro in tre anni per l’Università: una bella boccata d’ossigeno, che i Rettori aspettano come il pane. Vedi il Corsera del 6 Novembre:

Tremonti annuncia misure di spesa Esulta Fli: è una nostra vittoria

Attendiamo…

Emanuel Bernardi

Ateneo Studenti – Scienze Politiche – Pavia

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Cari amici

Ci siamo. Come temevamo la protesta dei ricercatori comincia ad avere le prime ricadute sulla didattica. Lunedi 20 Settembre il Senato Accademico ha approvato una mozione in cui Il Senato stesso

ritiene opportuno, stante l’attuale situazione e in sintonia con quanto deciso in altri Atenei italiani, che l’inizio delle lezioni in ciascuna Facoltà venga rinviato di una settimana rispetto al calendario ufficiale.

(Mozione completa qui: http://www.unipv.eu/on-line/Home/AreaStampa/articolo4468.html)

Come ha notato un docente, Ponzio Pilato non era niente: si ritiene opportuno, ma non si delibera lasciando la patata bollente ai singoli Consigli di Facoltà.

Il nostro Preside Fabio Rugge ha convocato un Consiglio straordinario per Venerdì 24 Settembre, ore 9: come prevedibile, approvazione a larga maggioranza ed inizio delle lezioni rinviato al 4 Ottobre 2010. Aspettate ad esultare per la settimana in più di vacanze: si tratta solo di una prima tranche,  che verrà seguito da altre mobilitazioni a partire dal 5 Ottobre, data in cui il ddl Gelmini andrà in aula alla Camera dei Deputati. Non si escludono altre sospensioni della didattica.

Nei prossimi giorni maggiori dettagli, per ora fate girare la voce.

Alla prossima

Emanuel Bernardi    

Ateneo Studenti – Scienze Politiche

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